è questione di sensibilità

Tempo fa discutevo con il mio compagno sulla sua presunta assenza di sensibilità.
Ovviamente lui non capiva perchè io me la prendessi tanto per "dettagli" del tipo: io il sabato lavo la casa, la biancheria, faccio la spesa, cucino. Lui lava i piatti, con la lavastoviglie ovviamente, e considera il tutto paritario.
Ora al di la della suddivisione folle dei ruoli, mi arrabbiavo perchè alla mia richiesta "dai, sabato sera usciamo!" " No, non mi va, se vuoi esci tu" (ndr mi son trasferita qui, per stare con lui, non conosco nessuno, non saprei con chi uscire, le poche conoscenze che ho sono suoi amici e relative compagne che il sabato sera escono insieme)
Continuo a rimanere dell'idea che la sensibilità manchi, oppure devo pensare che sia intenzionale....
stasera come tutti i lunedi, è uscito con i suoi amici a suonare. Io sono contenta di ciò. Alle dieci e mezza lo vedo correre in casa, lasciare la borsa e gridarmi "Andiamo a bere qualcosa, vieni anche tu?"
Mi guardo, sono in pigiama, sul divano che navigo in internet. Sarei uscita volentieri se avessi ricevuto un sms, con il quale avevo il tempo per lo meno di infilarmi un paio di jeans. Ma cosi gli dico mentre lui già è sul cancello che non ce la faccio, che sto a casa.
Non ci vuole tanto per la sensibilità che intendo io, basta un sms, che mi da il tempo di uscire a bere una birra. Cosi mi vien da pensare che si dava per scontato un No in risposta... o sbaglio?