ma mi ritrovo a condividerla proprio!
Noi donne, ed io in questo sono veramente Donna con la DI maiuscola, vogliamo assolutamente provare emozioni. Ci infiliamo in storie, situazioni, momenti, che una persona con una normale capacità razionale eviterebbe a piè pari, o che un uomo non prenderebbe neanche in considerazione. Non fraitendetemi, non che non le vivrebbe anche lui, ma non si porrebbe problemi sul prima/dopo/durante/e-se/ma-io/ma-noi...
ma soprattutto sembra quasi che abbiamo questa necessità atavica di dover riempire il nostro "diario dei segreti" con fatti, avvenimenti, immagini di cuori spezzati che non si rimarginano più. La frase che mi faceva impazzire da ragazzina era "c'è di bello che il cuore può spezzarsi una sola volta"
mamma mia che melodramma!
ok, mi piace la nostra sensibilità. MI piace davvero e trovo il genere maschile (con le dovute eccezioni da entrambe le parti) veramente gretto ed insensibile. A volte il bello è che loro ci provano ad essere sensibili, ma è come se gli mancasse un pezzettino... ma si, la teoria della X e della Y... che poi è una X monca.
Comunque oggi mi ritrovo li, dopo mesi di graduale serentià, a realizzare che io volevo a tutti i costi provare delle emozioni per un qualcosa che io avevo creato nella mia testa, ma che non esisteva, che io ho ridimensionato e messo al giusto posto, dando il giusto peso alla persona ed alla situazione. Ma ora a distanza di tempo, dopo aver tanto sofferto, mi accorgo che avevo creato tutto io.
E come l'ho creato lo cancello. Finalmente senza sentirmi in colpa per una sofferenza che non ho provocato, per un cuore che non ho spezzato, per delle lacrime che non ho fatto scorrere.
Io ero la persona in crisi e volevo una giustificazione alla mia crisi e l'ho riversata idealmente su qualcun altro.
Le donne vogliono avere emozioni a ogni costo (Honoré de Balzac)
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