lunedì 25 giugno 2012

ISO 9001

Da qualche anno lavoro nel fantastico mondo della qualità
Ma si, quegli ometti che arrivano nelle aziende e che si armano di quaderno degli appunti e controllano un sacco di documenti. Alcune mie giornate le passo cosi, barcamenandomi tra un tailleur troppo caldo, un paio di scarpe troppo strette e aziende e clienti di cui ricordo le storie personali ma non i nomi.
Mi piace questo lavoro. Ho iniziato in modo molto idilliaco convinta che la certificazione ISO aiutasse le aziende a lavorare bene, poi ho realizzato che non è sempre esattamente cosi. Ma soprattutto che le aziende più floride, quelle che hanno i fatturati più alti non sempre sono quelle che fanno un lavoro "di qualità"
E non sto parlando di aziende straniere che con manodopera sottopagata stanno rovinando il mercato a noi santi italiani. Parlo di aziende italianissime in mano a perfetti ladri, che se ne approfittano della crisi per non dare condizioni adeguate a chi lavora per loro. Ma soprattutto che lavorano male, che non hanno l'orgoglio di vedere il loro prodotto sul mercato perchè "fatto bene".
Mi mancano i signori di una volta che a Natale davano la gratifica agli operai, quelli che sapevano dei loro dipendenti se stava per laurearsi il figlio o se era in arrivo un nipotino.
Di aziende ne vedo veramente tante. Ce ne sono alcune (poche a dir la verità) dove torno volentieri, dove sono contenta di fare il mio lavoro.

Il lavoro nobilita l'uomo.
Certo dipende dalle condizioni di lavoro. Lo so.
Ma sono anche convinta che lavorare per un'azienda che non ha una sua etica, ti rovina.
Man mano senza che tu te ne accorga vieni trascinato in quel vortice

Che sia questa la vera crisi dell'Italia?

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